Miglior prestito personale bancario, quali sono le opzioni più vantaggiose offerte dalle maggiori banche italiane

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Quando andiamo a richiedere un prestito personale, molto spesso, non sappiamo a chi rivolgerci. L’unica soluzione per avere il miglior prestito personale è rivolgerci alla nostra banca di fiducia?

Ma come capire qual è il prestito personale giusto per noi? Soprattutto, come possiamo capire qual è la banca migliore per noi?

In questo articolo andremo a capire che cosa si intende per miglior prestito personale bancario e cosa considerare al momento della richiesta.

Che cos’è un prestito personale bancario?

Per prima cosa è bene specificare che cosa sia un prestito personale in generale. Una volta capita questa piccola definizione possiamo anche inoltrarci a capire che cosa si intende per prestito personale bancario.

Innanzitutto, il prestito personale è una forma di contratto dove sono presenti essenzialmente due persone: il creditore e il debitore. Il creditore, come suggerisce la parola stessa, è colui che ha i soldi e li può dare. Mentre, il debitore, è colui che non ha i soldi e li sta richiedendo.

Il prestito personale bancario, sostanzialmente è lo stesso tipo di prestito con la differenza appunto, che il creditore è una banca e non un privato o una società finanziaria.

Il prestito personale bancario, come tutti gli altri prestiti, hanno degli interessi che vanno necessariamente pagati. Per quanto riguarda questa parte ce ne occuperemo dopo.

Cosa valutare quando si sceglie un prestito personale bancario?

Quando quindi, si va a richiedere un prestito personale bancario, vanno considerate varie cose. Queste opzioni da valutare sono essenzialmente quattro e sono:

  1. il capitale finanziario
  2. le tasse
  3. la durata dal finanziamento e numero delle rate
  4. somma che si può richiedere

Parliamo del primo punto ovvero, del capitale finanziario. Il capitale finanziario è una somma di denaro che quando si va a richiedere un prestito personale è meglio avere.

Anche se è piccola, aiuterà a dare al creditore una maggiore fiducia nei nostri confronti e sarà più disposto a concederci un prestito personale senza particolari problemi.

Se come capitale finanziario abbiamo più o meno la stessa cifra che stiamo richiedendo, ancora meglio. Il nostro prestito personale non avrà problemi ad essere avviato con più facilità.

Un secondo punto: quali sono le tasse che bisogna considerare?

Un’altra importante considerazione che dobbiamo fare quando si chiede un prestito personale bancario, sono le tasse. Esse sono sempre espresse in percentuale. Le tasse purtroppo ci sono e devono essere pagate, nel momento in cui si stipula un prestito personale. Ci sono essenzialmente tre tipi di tasse che sono:

  1. TAN
  2. TAEG
  3. TAE

Il TAN è in sostanza, il tasso annuo nominale. Esso è un tasso che viene applicato annualmente nel prestito personale del cliente e viene calcolato in base alla somma di denaro che si richiede del prestito. Questo può anche, in base al contratto essere fisso.

Il TAEG invece, è il tasso annuo effettivo globale. Esso viene calcolato ogni anno in base all’andamento economico della popolazione in quell’anno. In queste tasse vengono inserite anche tutte le spese che il cliente deve farsi carico al momento della stipula del finanziamento.

Entrambe le parti al momento della stipulazione del prestito personale bancario non possono fissare questo tasso a più di quattro punti rispetto al tasso concordato a livello globale.

Il TAEG, infatti tra l’altro, non deve mai superare per legge il 17.08%. Questo significa che se il tasso globale concordato è del 10% la banca può aggiungere massimo 4 punti e farlo diventare al massimo al 14% e non di più, quindi.

Infine, abbiamo il TAE. Non molto speso citato dalle banche o società finanziarie ma comunque presente all’interno del nostro prestito personale bancario. Questo è sostanzialmente il tasso annuo effettivo e si basa su un interesse composto.

L’interesse composto, in poche parole è un’operazione matematica che serve per produrre guadagno. Quindi serve al creditore per produrre ulteriore guadagno sulle tasse già impostate.

Terzo punto: durata del finanziamento e numero delle rate

Per quanto riguarda la durata del finanziamento, esso può variare in base all’importo che scegliamo di chiedere. Se chiediamo un piccolo prestito è inutile richiedere un finanziamento con una durata molto lunga.

Mentre se chiediamo un prestito abbastanza importante è conveniente chiedere un prestito personale con più rate possibile.

Il prestito personale bancario può avere una durata minima di 12 rate fino ad un massimo di 120 rate. Ciò significa che un prestito personale può avere la durata da un minimo di un anno ad un massimo di dieci anni.

Infine, ultimo punto: che somma si può richiedere?

Questo ultimo punto un po’ si lega al punto precedente. Infatti, la durata del finanziamento come ho detto prima, va in base alla somma che abbiamo richiesto.

Si può richiedere un finanziamento da un minimo di 1000 euro fino ad un massimo di 50.000 euro. Dopo i 50.000 euro non si parla più di prestito personale ma, di mutuo e per questo bisogna leggere un articolo a parte.

Quando si supera la soglia dei 20.000 euro la banca quasi sempre richiede ulteriori garanzie. Che adesso vediamo qui sotto, in una sezione a parte.

Le garanzie: perché la banca le richiede quasi sempre?

Come ho specificato nel primo punto, oltre al capitale iniziale finanziario la banca ha bisogno di ulteriori garanzie. Una prima garanzia che può richiedere è sicuramente quella di presentare un garante al momento della stipulazione del prestito personale.

Il garante appunto, garantirà per noi e avrà il compito di sostenerci economicamente durante tutto il nostro percorso di prestito personale. Se il nostro prestito personale dura dieci anni, il garante dovrà provvedere a controllare l’andamento della restituzione delle rate per dieci anni.

Questa viene anche chiamata nel gergo delle banche: garanzia fideiussoria. La fideiussione sostanzialmente è una garanzia personale dove una terza persona si impegna a pagare il debito qualora il debitore non riuscisse più a farlo per un motivo qualsiasi. Non è necessario che la banca venga avvisata, l’importante che il debito venga saldato mensilmente nel giorno pattuito.

Un ulteriore garanzia per la banca: parliamo di cointestatario

Oltre al garante, la banca, può richiedere un ulteriore garanzia, ovvero il cosiddetto cointestatario. Il cointestatario è colui che deposita la firma insieme al debitore e si occupa di pagare le tasse insieme al debitore.

Non è importante chi paga cosa, l’importante che ogni mese venga pagata la rata mensile fino alla completa estinzione del debito.

Sia il cointestatario che il garante devono avere un’età minima di 18 anni a una massima di 65 anni. Molto spesso anche i pensionati possono richiedere un prestito personale. Con le agevolazioni INPS, infatti, si può richiede un prestito personale fino ad un’età massima di 85 anni e si può anche fare da garanti se la banca lo concede. Questo però va un po’ a discrezione della banca stessa.

Le garanzie che tutti devono avere per richiedere un prestito personale

Un ulteriore garanzia potrebbe essere quella di presentare dei documenti che possono far pensare di essere dei buoni pagatori. Un documento essenziale che è indispensabile presentare è la nostra busta paga.

Presentiamone sempre almeno due o tre per far capire meglio alla banca quanto guadagniamo e che tipo di capitale abbiamo ogni anno. Un secondo documento è sicuramente il contratto di lavoro, ottimo se è a tempo indeterminato. Nel caso di partita IVA o lavoratore autonomo ci dobbiamo preoccupare di presentare anche ulteriore documento come, ad esempio, il modello UNICO.

Conclusioni

Dopo tutte queste premesse, sicuramente ci siamo fatti un’idea di quali sono le opzioni più vantaggiose offerte dalle maggiori banche italiane. Infatti, in questo articolo ho deciso di andare un po’ nel generale senza entrare nello specifico.

Questo perché le condizioni e le opzioni vantaggiose solitamente sono uguali per tutte le banche difficilmente ci sono differenze. Le banche, infatti, hanno tutte lo stesso modus operandi. 

Se vogliamo fare dei nomi di alcune banche mi sento di menzionare tra le più conosciute: BPER banca, UBI banca, UniCredit banca, Banca Mediolanum e Banco BPM. Queste sono alcune delle banche a cui possiamo affidarci. Ovviamente, sono in ordine sparso e non per importanza.

Quello che mi sento sempre di suggerire poi, in conclusione, è quello di scegliere la banca che è più vicina a noi o comunque quella che ci ispira più fiducia o abbiamo un conto corrente. Se abbiamo un conto corrente sarà più semplice per l’operatore aprire una pratica di prestito personale bancario a nostro favore.

Questo perché avendo già sottomano la nostra situazione finanziaria sarà più facile per l’operatore della banca consigliarci il miglior prestito personale e che si adatti, appunto, meglio alle nostre esigenze e alle nostre possibilità finanziarie.